sabato 4 dicembre 2010

C'è chi parte e c'è chi arriva, PARTE 1: BUONA VITA JACK!

Sei tu la mia mamma? Davvero mi porti a casa?

Che grande, grandissima gioia, quando qualcosa di davvero importante funziona. E Progetto Quasi, lo possiamo dire tranquillamente, funziona alla grande. Oggi è stata una giornatona, per Progetto Quasi: siccome non perdiamo mai tempo prezioso, nello stesso giorno Jack è partito e Sedano è arrivato. Io e Alessio siamo stati impegnati tutto il giorno per accogliere il piccolo Sedano (di cui parleremo nel prossimo post!), portarlo in clinica, sistemarlo, e poi portare Jack in Toscana, dove la sua nuova famiglia lo è venuto a prendere.

Ehi! Tu sei arrivato, e io vado via!

Ricordiamo brevemente la storia di Jack, cane di "proprietà" del padrone di uno smorzo, che dopo averlo tenuto per almeno un anno relegato in uno spazietto, ha poi pensato bene di buttarlo in mezzo alla strada "perchè abbaiava". Jack ha continuato a vivere sul marciapiede davanti allo smorzo, con la pioggia, con il sole, con il freddo d'inverno e il caldo d'estate, almeno per un paio d'anni, nutrito dai clienti di un piccolo supermercato lì di fronte (e da me). Poi, quest'estate, Jack si è ammalato: è dimagrito, ha cominciato a perdere sangue dal naso e dalla bocca. Se una delle sue "amiche" non gli avesse dato un antiemorragico, sarebbe morto. Nessuno si è degnato di curarlo, di chiamare un veterinario, di portarlo via da lì. A settembre Jack è stato aggredito e preso a sprangate in testa, e quando l'ho ritrovato aveva un occhio enorme, infetto, aperto per circa 4 cm verso l'orecchio. Quando sono andata a prenderlo il giorno successivo, per portarmelo via, aveva altre ferite, perdeva sangue dal naso, dalla zampa, l'occhio era brutto e lui non riusciva ad alzarsi. L'ho portato di corsa in clinica, dove l'hanno tenuto per DUE MESI.  Era moribondo, non sarebbe vissuto altri due giorni, se non l'avessi portato via. 
Ha fatto una decina di analisi complete, una trasfusione, una risonanza magnetica, tre ecografie, una rinoscopia e tutte le cure necessarie per la leishmania e per la rickettsia. Oggi, Jack è un meraviglioso, buonissimo cagnone. 

Jack con Serena, la sua nuova mamma
 ...e da oggi, Jack ha una casa e una famiglia, dove ci sono una mamma, un papà e due fratellini bipedi! per la prima volta in vita sua, Jack è salito su un DIVANO, e la sua mamma ci ha immediatamente mandato questa foto, non molto chiara nell'immagine ma chiarissima nei contenuti: ora Jack ha una vita!

...anche se non ho mai visto un divano, ho capito subito a che serviva!

Grazie Serena, perchè da oggi Jack, che è stato accolto con entusiasmo dai due piccolini di casa (che avevano richiesto ed ottenuto di reimbiancare la casa perchè fosse bella per Jack), è finalmente un compagno di vita, e non un oggetto, una "cosa" da maltrattare impunemente, tanto "è solo un cane".
e lui è buono come è sempre stato (anche se di lui avevano detto che era un cane cattivo e mordace, forse l'hanno preso a sprangate per quello? tralasciamo i commenti!), coccolone e affettuoso, ha subito dato la zampa, si è messo con le zampe sul petto di chi sa che gli vuole bene.

Ciao Jack, ti saluto con i lucciconi perchè so che sarai felice!
Progetto Quasi ringrazia: Alessio Forgia che l'ha recuperato con me e che mi ha accompagnato guidando fino a Grosseto per portare Jack dalla sua nuova famiglia, che a sua volta l'ha portato nella sua nuova casa a Forte dei Marmi. Grazie a Andrea, Federico e Tiziana che hanno offerto il viaggio di Jack; Grazie a Nadia che gli ha dato l'antiemorragico quest'estate e gli ha salvato la vita una prima volta; grazie a tutti coloro i quali hanno donato per Jack attraverso la riffa di Luglio (parte dei soldi li abbiamo presi da lì, erano avanzati da Crostatina), attraverso le donazioni, l'acquisto di magliette, eccetera. E infine GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE INFINITE A SERENA E ALLA SUA FAMIGLIA CHE HA ADOTTATO JACK....e noi di Progetto Quasi andiamo avanti!!!!

Jack incontra la sua famiglia!

1 commento:

  1. Il medico mi ha consigliato di non mettere a dura prova il cuore, ma questa gioia immensa, il ripercorrere tutte le emozioni provate per incontrare Crostatina, conoscere questo spettacolo di cane di nome Jack, compagno di "villeggiatura" della mia cucciolotta, valgono bene un paio di scossoni al cuore. Auguro a Serena, alla sua famiglia e al grande Jack una vita meravigliosa come quella che mi sta donando la mia piccola "Tatina". Un bacio immenso. Ernestina Carota.

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